30 - Venerdì 7 aprile il corpo di Gesù è avvolto in un candido lino. La mattina del giorno dopo il Sabato questo Lenzuolo viene trovato vuoto. Nell'ambiente ebraico del primo secolo un telo che aveva avvolto un cadavere era considerato un oggetto impuro, dunque da non esporre. I cristiani saranno perseguitati per tre secoli. |
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42
- Persecuzione della Chiesa ad opera
di Agrippa I e possibile trasferimento presso il Mar Morto.
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Una tradizione parallela è raccolta nella Dottrina di Addaï (forse una deformazione del nome dell'apostolo Giuda Taddeo), che risalirebbe alla fine del IV secolo, oppure, secondo altri autori, all'epoca dell'assedio di Edessa del 544. È una composizione siriaca che include varie leggende; secondo questa versione, Abgar inviò il suo archivista e pittore Hannan che tornò a Edessa con un'immagine di Cristo dipinta da lui e con una lettera in cui veniva promessa da Gesù l'incolumità della città.
393
- Ad Anablatha,
vicino
Gerusalemme, sulla via verso Bethel,
Epifanio di Salamina strappa un "velo" della dimensione adatta per uso
funebre, sul quale si vede, dai contorni incerti, un'immagine umana intera.
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944 - In seguito ad uno stretto assedio, in giugno i Bizantini si fanno consegnare il Mandylion dalle autorità islamiche del sultanato arabo di Edessa. La teca viene portata a Samosata (presso l’attuale Samsat – Turchia) per un primo controllo con le copie. Poi il corteo si dirige verso la Bitinia, passando forse per Cesarea di Cappadocia (attuale Kayseri – Turchia) e Laodicea (presso l’attuale Denizli – Turchia). In un villaggio presso il fiume Sangarius viene accolto dalle autorità imperiali guidate dal cubicularius Teofane (prima decade di agosto). Il 15 agosto la teca giunge a Costantinopoli e viene riposta per una prima venerazione nella chiesa di S. Maria delle Blacherne. Il giorno successivo una solenne processione accompagna il trasporto della teca per le vie di Costantinopoli fino a S. Sofia. Di qui la teca con il Mandylion viene portata nel Bukoleon (il palazzo imperiale) e riposta nella Cappella di S. Maria del Faro insieme con le altre reliquie della Passione. Dell'arrivo del Mandylion a Costantinopoli ne abbiamo testimonianza nell'omelia attribuita a Costantino VII Porfirogenito (imperatore di Costantinopoli dal 912 al 959) e nel resoconto di Gregorio il Referendario. Il Mandylion con ogni probabilità era la Sindone ripiegata in otto strati in modo da far vedere solo il volto. L'immagine del corpo di Cristo viene riprodotta con particolari ispirati alla Sindone; per esempio nel manoscritto Pray di Budapest datato 1192 -1195. L'asimmetria degli arti inferiori che si osserva sulla Reliquia (gamba sinistra più flessa) fa nascere la leggenda del Cristo zoppo, riprodotta dagli artisti con la cosiddetta "curva bizantina" e con il poggiapiedi della croce inclinato.
1 095 - Una lettera attribuita all’imperatore Alessio I Comneno elenca, fra le reliquie custodite a Costantinopoli, «i teli che furono trovati nel sepolcro dopo la Risurrezione».
1171 - Manuele I Comneno mostra ad Amalrico, re dei Latini di Gerusalemme, le reliquie della Passione, tra le quali è la Sindone.
1201 - Nicola Mesarite, custode delle reliquie conservate nella cappella di S. Maria del Faro, afferma che vi erano custoditi anche i teli sepolcrali di Cristo.
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1314
-
I Templari sono
condannati al rogo come eretici, accusati anche di un culto segreto
ad un Volto che pare riprodotto dalla Sindone. Uno di essi si chiamava Geoffroy de Charny.
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1389 - Pierre d'Arcis, vescovo di Troyes, proibisce l'ostensione della Sindone. 1390 - Clemente VII, antipapa di Avignone, tratta della Sindone in due Bolle e due lettere. |
1453 - Marguerite de Charny, discendente di Geoffroy, cede il Lenzuolo ad Anna di Lusignano, moglie del duca Ludovico di Savoia, che lo custodirà a Chambéry. 1506 - Papa Giulio II approva la Messa e l'Ufficio proprio della Sindone, permettendone il culto pubblico. La festa viene fissata al 4 maggio. 1532 - Incendio a Chambéry nella notte fra il 3 e il 4 dicembre: l'urna di legno rivestita d'argento, che custodisce la Sindone nella Sainte-Chapelle del castello dei Savoia, ha un lato arroventato e la Reliquia subisce notevoli danni. 1534 - Dopo una verifica dello stato della Reliquia, le suore Clarisse cuciranno i rattoppi e la tela d'Olanda come fodera di sostegno. |
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1535
- Per motivi bellici il Lenzuolo è
trasferito a Torino e successivamente a Vercelli, Milano, Nizza e di nuovo
Vercelli; qui rimane fino al 1561, quando viene riportato a Chambéry.
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1578 - Emanuele Filiberto il 14 settembre trasferisce la Sindone a Torino, per abbreviare il viaggio a S. Carlo Borromeo che vuole andare a venerarla per sciogliere un voto. Da allora le ostensioni si succedono per particolari celebrazioni di Casa Savoia o per Giubilei. 1694 - Il 1º giugno avviene la sistemazione definitiva della Sindone nella Cappella dell’architetto Guarino Guarini annessa al Duomo di Torino. In quell'anno il beato Sebastiano Valfrè rinforza i rattoppi e i rammendi. |
1706
- In giugno la Sindone viene trasferita
a Genova a causa dell’assedio di Torino, al termine del quale, in ottobre,
viene riportata nel capoluogo piemontese.
1898 - Prima fotografia, eseguita dall'avv. Secondo Pia fra il 25 e il 28 maggio. Dall'emozionante scoperta del negativo fotografico, che rivela con incredibile precisione le sembianze dell'Uomo della Sindone, iniziano studi e ricerche, soprattutto medico-legali. 1931 - Durante l'ostensione per il matrimonio di Umberto di Savoia, la Sindone viene fotografata di nuovo da Giuseppe Enrie, fotografo professionista. 1933 - Ostensione per commemorare il XIX Centenario della Redenzione. 1939/1946 - Durante la Seconda Guerra mondiale, la Sindone viene nascosta nel Santuario di Montevergine (Avellino) dal 25 settembre 1939 al 28 ottobre 1946. |
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1969
- Dal 16 al 18 giugno avviene una ricognizione
della reliquia da parte di una commissione di studio nominata dal cardinale
Michele Pellegrino. Prima fotografia a colori, eseguita da Giovanni Battista
Judica Cordiglia.
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1973 - Prima ostensione televisiva in diretta (23 novembre). Nuova ricognizione della reliquia. Prelievi di Max Frei e Gilbert Raes. 1978 - Celebrazione del IV Centenario del trasferimento della Sindone da Chambéry a Torino, con ostensione pubblica dal 26 agosto all'8 ottobre e Congresso Internazionale di studio. Al termine, dall’8 al 14 ottobre numerosi scienziati, prevalentemente statunitensi appartenenti allo STURP (Shroud of Turin Research Project), effettuano misure ed analisi sulla reliquia per 120 ore consecutive al fine di compiere un'indagine scientifica multidisciplinare. 1980 - Durante la visita a Torino il 13 aprile, il papa Giovanni Paolo II ha modo di venerare la Sindone nel corso di un’ostensione privata. 1983 - Il 18 marzo muore Umberto II di Savoia; per sua disposizione la Sindone è donata al Papa. |
1988 - Il 21 aprile dalla Sindone viene prelevato un campione di tessuto per sottoporlo alla datazione con il metodo del Carbonio 14. In base a questa analisi, la Sindone risalirebbe al medioevo, ad un periodo compreso tra il 1260 ed il 1390 d.C. Le modalità dell'operazione di prelievo e l'attendibilità del metodo per tessuti che hanno subito vicissitudini come quelle della Sindone sono però ritenute insoddisfacenti da un numero rilevante di studiosi. Infatti, l’incendio del 1532 può aver modificato la quantità di carbonio radioattivo presente nella Sindone, alterandone così la datazione. Inoltre lo scienziato statunitense Leoncio Garza Valdés ha verificato la presenza di un complesso biologico composto da funghi e batteri che ricopre i fili sindonici come una patina e che non è eliminabile con i normali sistemi di pulizia. Nella zona del prelievo altri scienziati hanno trovato fibre di cotone che possono essere state usate per un rammendo invisibile. Tutto ciò permette di ricondurre la datazione della Sindone al I sec. d.C.
1992 - Il 7 settembre viene effettuata una ricognizione del Sacro Telo da parte di esperti invitati a suggerire iniziative ed interventi idonei a garantirne la migliore conservazione.
1993 - Il 24 febbraio il reliquiario contenente la Sindone è temporaneamente trasferito dietro l’altare maggiore del Duomo di Torino per consentire i lavori di restauro della cappella guariniana. Il reliquiario viene posto in una teca di cristallo con le pareti spesse 39 mm.
1995
- Il 5 settembre il cardinale Giovanni
Saldarini, arcivescovo di Torino e custode della Sindone, annuncia le due
prossime ostensioni, stabilite dal 18 aprile al 14 giugno 1998 (per celebrare
il centenario della prima fotografia) e dal 29 aprile all’11 giugno del
2000 (in occasione del Grande Giubileo della Redenzione). Durante l’ostensione
del 1998 si svolgeranno a Torino dal 5 al 7 giugno i lavori del III Congresso
Internazionale di Studi Sindonici, organizzato dal Centro Internazionale
di Sindonologia di Torino. Successivamente il 29 maggio 1998 sono state
variate le date relative all'ostensione del 2000 che avrà luogo
dal 26 agosto al 22 ottobre.
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1999 - Nella serata di venerdi 22 gennaio c'e' stata una ricognizione della Sindone alla presenza del Custode Pontificio, card. Giovanni Saldarini, e dei membri della Commissione Diocesana per la conservazione. La ricognizione ha fornito risultati ampiamente positivi: la sistemazione nella nuova teca con gas inerte garantisce le necessarie sicurezze esterne e le condizioni ottimali di preservazione della Sindone. Mons. Severino Poletto, 66 anni, dal 19 giugno è il nuovo Arcivescovo di Torino. Lo ha nominato Giovanni Paolo II dopo aver accettato le dimissioni presentate in anticipo dal Cardinale Giovanni Saldarini per problemi di salute. L'insediamento è avvenuto il 5 settembre 1999 nel Duomo di Torino.
2000
- Dal 12 agosto al 22 ottobre si è
tenuta una Ostensione pubblica in occasione del Grande Giubileo. Una nuova
teca è stata realizzata per la normale conservazione del prezioso
Lino, che viene tenuto disteso in presenza di un gas inerte. La precedente
teca basculante verrà usata solo per le Ostensioni. Dal 2 al 6 marzo
2000 si sono svolti a Torino un Simposio Internazionale e una ricognizione
sulla Sindone. Per le informazioni si può consultare la pagina Internet
http://www.sindone.org/it/ostens/symposium.htm.
Dal 27 al 29 agosto si è tenuto ad Orvieto (Italia) il Congresso
Mondiale "Sindone 2000". Per le informazioni si può consultare il
sito Internet http://web.tiscali.it/sindone2000/.
Dal 2 al 4 novembre uno scanner adattato alle necessità è
stato infilato tra la parte posteriore del lino della Sindone e il "telo
d'Olanda", supporto su cui la Sindone stessa venne cucita dalle suore Clarisse
di Chambéry dopo l'incendio del 1532. La lettura con lo scanner
è stata effettuata dal prof. Paolo Soardo dell'Istituto Nazionale
Galileo Ferraris di Torino. Oltre all'esame con lo scanner, è stata
effettuata una serie completa di fotografie, in bianco e nero e a colori,
destinate soprattutto alla comunità scientifica. La Sindone è
stata riposta nella nuova teca il 22 dicembre 2000.
2002
- Fra il 20 giugno e il 23 luglio la
Sindone è stata sottoposta ad un notevole intervento che ha comportato
la rimozione del restauro operato dalle suore Clarisse di Chambéry
nel 1534. Tutti i rappezzi sono stati asportati e tutti i bordi carbonizzati
dei fori sono stati raschiati via. I fori sono quindi divenuti più
grandi e sono stati lasciati scoperti. Sul retro della Sindone è
stata cucita, con aghi ricurvi e filo di seta, una nuova tela che risale
a una cinquantina d’anni fa. Inoltre è stata effettuata la scansione
digitale completa sia sulla superficie dove è visibile l’immagine
dell’Uomo della Sindone, sia sul retro che è tornato poi ad essere
nascosto dalla nuova fodera. Infine è stata realizzata una documentazione
fotografica completa e sono stati operati alcuni prelievi di materiale.
Le motivazioni addotte dalla commissione che ha operato (non è
stato reso noto però un elenco dei membri) riguardano la riduzione
del problema delle pieghe esistenti sul telo, la tensione irregolare e
incontrollata provocata dai punti di cucitura e la limitazione dei danni
dovuti alla presenza di residui carboniosi. Inoltre le condizioni di pulizia
della fodera erano ritenute assai preoccupanti e sotto le toppe si erano
accumulati per quasi cinque secoli polvere e detriti, oltre ai frammenti
di tessuto carbonizzato. L’intervento ha suscitato notevoli perplessità
fra molti studiosi della Sindone: infatti non appariva necessario e urgente
un intervento così drastico. Probabilmente sono anche andate perdute
diverse possibili informazioni sull’oggetto.
2005
- La sera di sabato 2
aprile, alla vigilia della festa della Divina Misericordia, il Signore ha
chiamato a sé il Santo Padre Giovanni Paolo II. Con lui nel 1983 la Sindone,
donata da Umberto II di Savoia, è tornata al successore di San Pietro,
l'apostolo che per primo la vide vuota, nel Santo Sepolcro.
Martedì 19 aprile è stato eletto Papa il Card. Joseph Ratzinger che ha
scelto di chiamarsi Benedetto XVI. Il nuovo Pontefice ha sempre manifestato la
sua attenzione per la Sacra Sindone, che ha nominato anche il 25 marzo durante
la Via Crucis del Venerdì Santo.
2006 - La sera di giovedì 4 maggio la S. Messa nel Duomo di Torino è stata particolarmente solenne perché si celebravano i 500 anni dalla concessione della liturgia della Sindone da parte di Papa Giulio II. L’evento è stato commemorato anche nei due giorni successivi con un simposio.
2008
- Il 22
gennaio la società novarese HAL9000 ha eseguito a Torino la ripresa
fotografica ad altissima definizione della Sindone. La realizzazione di questo
straordinario documento fotografico è stata possibile in occasione del
trasferimento temporaneo della Sindone nella sacrestia nuova del Duomo per
effettuare una revisione generale dei sistemi di controllo e sicurezza della
cappella e della teca che custodisce il Telo. Le acquisizioni digitali sono
state condotte mediante l’utilizzo di apparati optoelettronici e meccanici
appositamente realizzati e progettati, con protezioni ridondanti per operare
in assoluta sicurezza alla distanza di 30 cm dal Telo. La prima fase di
elaborazione ha permesso la creazione di una dettagliata riproduzione in scala
reale e di una gigantografia di 12 metri di lunghezza che sono state esposte
rispettivamente nel Duomo di Novara e nella piazza antistante quale simbolo
del progetto culturale Passio 2008.
Il 2 giugno papa Benedetto XVI ha annunciato una nuova ostensione della
Sindone per la primavera del 2010 ed ha affermato: “Sarà un'occasione quanto
mai propizia per contemplare quel misterioso Volto, che silenziosamente parla
al cuore degli uomini, invitandoli a riconoscervi il volto di Dio”.
2010 - Dal 10 aprile al 23 maggio si è tenuta una Solenne Ostensione. Il Santo Padre Benedetto XVI si è recato a Torino il 2 maggio ed ha sostato in preghiera davanti alla preziosa Reliquia.
2013 - Ostensione televisiva in diretta il Sabato Santo (30 marzo) a quaranta anni da quella del 1973. Il nuovo Pontefice papa Francesco invia un videomessaggio in occasione della diretta televisiva.
2015 - Dal 18 aprile al 24 giugno si è tenuta una Ostensione per i 200 anni dalla nascita di san Giovanni Bosco fondatore dei Salesiani. Papa Francesco si è recato a Torino il 21 giugno per una visita pastorale alla città ed ha sostato in silenzio davanti alla Sacra Sindone.
2018 - Il 10 agosto si è tenuta un’ostensione eccezionale della Sindone in occasione del Pellegrinaggio dei giovani del Piemonte e Valle D’Aosta a Roma. Il 27 settembre è stata riaperta la Cappella della Sindone di Guarino Guarini..
2019 - Viene pubblicata su Archaeometry l'analisi statistica dei dati grezzi del test radiocarbonico del 1988. Questa analisi ha rafforzato i motivi contro la validità della datazione radiocarbonica della Sindone, suggerendo la presenza di gravi incongruenze tra le misurazioni grezze. I risultati, che sono compatibili con quelli precedentemente riportati da molti altri autori, suggeriscono fortemente che nei dati manca l'omogeneità. Le misurazioni effettuate dai tre laboratori sul campione della Sindone soffrono di una mancanza di precisione che pregiudica seriamente l'affidabilità dell’intervallo 95% 1260–1390 d.C. Non è più possibile affermare che la datazione al radiocarbonio del 1988 offre ‘prove definitive’ che l'intervallo di età sia preciso e rappresentativo dell'intero tessuto.
2020 - L’11 aprile, Sabato santo, si è tenuta un’ostensione straordinaria della Sindone online in occasione della pandemia.
2021 - Il 3 aprile, Sabato Santo, si è svolta la contemplazione della Sindone in diretta TV e sui social media. Il 4 maggio la celebrazione della festa della Sindone si è tenuta nella Cappella del Guarini, sull’altare del Bertola da poco restaurato.