Domenica 11 Settembre 2005 è deceduto il prof. Silvano Scannerini, biologo, membro della Commissione per la Conservazione della Sindone e del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino. Ha scritto numerosi articoli sulle tracce botaniche presenti nella Sindone. (La Voce del Popolo n. 33, 18 Settembre 2005, p. 9)
Dall'8 all'11 Settembre 2005 si è tenuto il 3° Congresso Internazionale di Dallas (Texas - USA) sulla Sindone, organizzato dall’AMSTAR (American Shroud of Turin Association for Research) e dall’Holy Shroud Guild, in collaborazione con il Centro Internazionale di Sindonologia di Torino. Hanno parlato numerosi oratori internazionali che hanno discusso sugli studi sindonici attuali e sulle prospettive future di ricerca.
Poletto esalta la Sindone “Provocazione della fede” – Appassionata omelia del cardinale: “Sappiamo con certezza che non è un falso” - Presentata la copertura della teca (Sara Strippoli, La Repubblica, Torino cronaca, 5 Maggio 2005, p. VI).
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Una triste notizia per il mondo della Sindone: l’8 marzo 2005 è deceduto il famoso esperto della Sindone Raymond N. Rogers.
Conoscere un velo - I tentativi di datare la Sindone di Torino sono un’impresa ardua, dice Philip Ball, ma non immaginate che convinceranno qualcuno. (Philip Ball, news@nature.com, 28 Gennaio 2005).
“Macché medievale! La Sindone risale al tempo di Gesù” – Così rivive il miracolo del metodo scientifico - Il mistero e la scienza. (Franco Battaglia, Il Giornale, 2 Febbraio 2005, p. 14).
La Sindone converte lo scienziato anti-Sindone – Il mistero del Sacro Telo - Il chimico americano Raymond Rogers aveva confutato la veridicità dell’immagine di Cristo. Ma alla fine si è ricreduto: “Macché medievale, quel drappo risale ai tempi di Gesù”. (Nino Materi, Il Giornale, 2 Febbraio 2005, p. 14).
Nuove scoperte fanno discutere sulla datazione della Sindone - Il professor Rogers afferma che il campione analizzato al C14 è diverso dal lino principale - Sta suscitando un acceso dibattito lo studio condotto dal chimico Raymond Rogers, membro del Los Alamos National Laboratory, e pubblicato nella rivista scientifica Thermochimica Acta, secondo cui il risultato dell’analisi al Carbonio 14 – che datò la Sindone fra il 1260 e il 1390 d.C. – non è veritiero, poiché venne usato un brandello di tessuto molto diverso dal tipo di lino principale. (Zenit, Roma, 2 febbraio 2005).
Nuovi esami chimici sulla Sindone ne smentiscono la datazione medievale - Il lino sarebbe infatti molto più antico - L'AMSTAR (The American Shroud of Turin Association for Research), un'organizzazione scientifica che si dedica alla ricerca sulla Sacra Sindone di Torino, ha annunciato il 19 gennaio che la prova del carbonio 14 avvenuta nel 1988 non è stata effettuata sul lenzuolo funebre originale, ma piuttosto su una zona ritessuta della Sindone, producendo così una datazione errata. (Zenit, Roma, 31 gennaio 2005).
La Sindone di Torino potrebbe risalire all’epoca di Gesù - Un chimico che ha lavorato alle analisi della Sindone di Torino afferma che nuove analisi delle fibre indicano che il lino, che alcuni ritengono il lenzuolo funebre di Gesù, potrebbe avere fino a 3.000 anni. (Frances D’Emilio, Associated Press, Roma, 29 Gennaio 2005).
La dichiarazione di Ghiberti sulle mie analisi - È interessante che Mons. Ghiberti pensi che io stia sostenendo l'ipotesi di Marino e di Benford che il campione per il radiocarbonio sia stato prelevato da un "rammendo invisibile." Proprio il contrario: pensavo che sarebbe stato facile smentirli completamente. È molto imbarazzante ammettere che non ho potuto. (Messaggio di Raymond N. Rogers a Collegamento pro Sindone, 23 Gennaio 2005).
L’AMSTAR ha fatto un annuncio pubblico attraverso un comunicato stampa internazionale. Questa è la nostra ferma posizione. La scienza ha parlato. L’articolo del Dott. Rogers parla da solo. Non sono necessarie ulteriori dichiarazioni da parte nostra. Ulteriori domande, se ce ne fossero, dovrebbero essere indirizzate direttamente al Dott. Rogers, che naturalmente è la persona più qualificata per rispondere. L’articolo è molto importante. Dovrebbero essere evitate, a tutti i costi, interpretazioni errate da parte della stampa. Ci auguriamo che il nostro simposio di Dallas sia la sede legittima per il dibattito scientifico riguardante questo ed altri importanti problemi scientifici. (Messaggio dell’AMSTAR a Collegamento pro Sindone, 22 Gennaio 2005).
Il rammendo della Sindone - Fa discutere un nuovo studio Usa: la datazione al C14 non è attendibile perché basata su una «toppa» medievale (Giorgio Ballabio, Avvenire, 22 gennaio 2005, p. 23).
Nuovi esami chimici provano l'antica origine della Sindone funebre di Gesù - Uno scienziato di Los Alamos dimostra che nel 1988 per la datazione con il carbonio 14 della Sindone di Torino fu usato un campione ritessuto non valido - L'AMSTAR (The American Shroud of Turin Association for Research), un'organizzazione scientifica che si dedica alla ricerca sull’enigmatica Sindone di Torino, ritenuta da molti il lenzuolo funebre del crocifisso Gesù di Nazareth, ha annunciato oggi che la prova del carbonio 14 del 1988 non è stata effettuata sul lenzuolo funebre originale, ma piuttosto su una zona ritessuta della Sindone, producendo una data errata per l'età reale della Sindone. La Sindone di Torino è un grande lenzuolo di lino che mostra sulla sua superficie l'immagine debole dell’intero corpo di un uomo coperto di sangue. Poiché molti la ritengono il lenzuolo funebre di Gesù, i ricercatori hanno provato a determinare la sua origine usando numerosi metodi scientifici moderni, compresa la prova del carbonio 14, effettuata da tre laboratori del radiocarbonio che hanno collocato l'età dell’oggetto fra il 1260 e il 1390 d.C. "Ora prove decisive, raccolte in questi ultimi due anni, dimostrano che il campione usato per datare la Sindone in realtà è stato prelevato da una zona abilmente ritessuta", dice il presidente dell’AMSTAR, Tom D'Muhala. "Esami chimici indicano che il lino della Sindone in realtà è molto antico – molto più antico della data radiocarbonica pubblicata nel 1988." "Improbabile come sembra, il campione usato nel 1988 per verificare l'età della Sindone di Torino è stato prelevato da una zona della Sindone ritessuta" afferma il chimico Raymond Rogers, un membro del Los Alamos National Laboratory nel New Mexico. Le nuove scoperte di Rogers sono pubblicate nel numero corrente di Thermochimica Acta, un giornale scientifico di chimica rivisto fra pari. "I risultati della spettrometria di massa della pirolisi della zona del campione, uniti alle osservazioni microscopiche e microchimiche, dimostrano che il campione per il radiocarbonio non era parte del lenzuolo originario della Sindone di Torino, che attualmente è custodita nella cattedrale di Torino in Italia," dice Rogers. "Il campione del radiocarbonio ha proprietà chimiche completamente differenti da quelle della parte principale della reliquia della Sindone," spiega Rogers. "Il campione analizzato è stato tinto usando una tecnologia che ha cominciato a comparire in Italia circa nell’epoca in cui l'ultima roccaforte dei crociati è caduta nelle mani dei Turchi Mamelucchi nel 1291 d.C. Il campione del radiocarbonio non può essere più vecchio di circa il 1290 d.C., in accordo con l'età determinata nel 1988. Però la Sindone stessa è in realtà molto più antica." La nuova ricerca di Rogers confuta chiaramente i risultati del 1988 annunciati dal portavoce del British Museum, Mike Tite, quando ha dichiarato che la Sindone era di origine medievale e probabilmente "un falso." Il British Museum ha coordinato gli esami radiocarbonici del 1988 ed ha agito da punto di raccolta centrale per i documenti ufficiali di tutti i risultati. Quasi immediatamente gli analisti della Sindone misero in discussione la validità del campione usato per la datazione radiocarbonica. Usando fotografie ad alta definizione della Sindone, i ricercatori hanno trovato le tracce di un rammendo "invisibile" nella zona usata per gli esami. Però le convinzioni si sono fortemente orientate verso il più "scientifico" metodo della datazione radiocarbonica. Le recenti analisi, condotte da Rogers su materiale autentico prelevato dal campione del radiocarbonio, dimostrano che i ricercatori avevano ragione nel mettere in discussione i risultati del 1988. Come risultato della sua ricerca personale e delle analisi chimiche, Rogers ha concluso che il campione del radiocarbonio è stato tagliato da una zona rammendata nel medioevo ed ha una composizione completamente differente rispetto alla parte principale della Sindone di Torino. (Comunicato Stampa, Dallas (Texas, USA), 19 gennaio 2005).