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Il
12 dicembre 2015 Avinoam Danin è morto all'età di 76 anni -
Avinoam Danin, professore
emerito, è stato ricercatore e docente presso l'Università Ebraica di
Gerusalemme per più di 50 anni. Durante le sue escursioni in Israele e nei
Paesi limitrofi ha scoperto 43 specie e 3 sottospecie nuove per la scienza.
Tre altre specie sono intitolate a lui. Il suo dettagliato lavoro
fitosociologico è pubblicato in centinaia di articoli, 7 libri in inglese e 7
in ebraico (http://flora.org.il/en/avinoam-danin-2/).
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Padre Héctor
Guerra, una vita per la Sindone e per l’evangelizzazione
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Venerdì 11 dicembre 2015 si è spento a Madrid padre Héctor Guerra LC,
presidente di Othonia e docente dell’Ateneo Pontificio Regina
Apostolorum. Nato nel 1953, sacerdote legionario di Cristo, studioso della
Sindone, padre Guerra aveva dedicato gli ultimi dieci anni della sua vita
anche a promuovere la conoscenza del Sacro Telo di Torino, come reliquia e
come strumento di evangelizzazione.
Con
Padre Rafael Pascual LC, direttore dell’Istituto Scienza e Fede, ha fondato
nel 2009 Othonia, una ONG internazionale, senza fini di lucro, il cui
obiettivo è “contribuire al miglioramento, sviluppo, formazione, promozione e
diffusione delle conoscenze relative alla Sacra Sindone tra i diversi popoli e
culture del mondo”.
Il loro sforzo
ha prodotto in questi anni numerose iniziative, ancora attive, come il Diploma
di Specializzazione in Studi Sindonici, nato nel 2010 e per il quale Padre
Guerra, oltre che membro del Comitato scientifico, era docente del corso Teologia
e spiritualità della Sindone.
Un altro
importante progetto per far conoscere il Sacro Telo sono le Mostre Chi è
l’uomo della Sindone?, realizzate in diverse parti del mondo attraverso
due modalità parallele: come mostre permanenti (Gerusalemme 2006; Roma 2006;
Sacramento, California, 2010; Den Bosch, Olanda, 2012; Cracovia, Polonia,
2012; Città del Messico, 2012; San Antonio, Texas, 2013) e come mostre
itineranti (come quella in Portogallo dal 2011, e quella in Brasile, anche dal
2011: Curitiba, Brasilia, Rio de Janeiro, Florianopolis).
Tra i suoi libri, ricordiamo Cristo, nostra Pasqua, pubblicato nel 2012
con il Cardinale Antonio Cañizares e padre Juan Pablo Ledesma LC, e L’uomo
della Sindone, pubblicato nel 2008 con il botanico israeliano Avinoam
Danin, anche lui recentemente scomparso (Redazione SRM, 15
Dicembre 2015).
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Albo d’oro - La Sindone, reliquia della misericordia -
«Siamo chiamati tutti alla santità, e la Sindone – icona e reliquia della
misericordia – è un segno di grande speranza». Così si è espressa la
sindonologa Emanuela Marinelli, alla quale venerdì 23 ottobre, a Bassano, è
stato assegnato il Premio Internazionale Medaglia d’oro al merito della
Cultura Cattolica.
Emanuela Marinelli riceve il Premio dall’assessore Linda Munari, in
rappresentanza del sindaco di Bassano.
Lo scorso anno il premio era stato assegnato a p. Romano Scalfi.
La cerimonia di consegna del riconoscimento è stata l’occasione per conoscere
a fondo la tradizione famigliare della studiosa, ciò che l’ha orientata allo
studio delle Scienze naturali, disciplina attraverso la quale si è avvicinata
per la prima volta al sacro lenzuolo sul quale, peraltro, continuano a
concentrarsi rilievi scientifici e insieme grande devozione.
Marinelli non ha nascosto la sua convinzione profonda, mutuata da 38 anni di
approfondimenti ininterrotti con 17 libri sull’argomento, che l’immagine
impressa sia quella di Gesù Cristo. «Certamente », ha sostenuto, «quella è la
figura di un uomo crocifisso che ha subìto una flagellazione esemplare, e che
dopo essere morto con la punizione dei criminali di allora non è stato gettato
in una fossa comune, ma è stato sepolto con un trattamento regale». Tutto
combacia con la descrizione dei Vangeli, e questo rende ancor più credibile
che sia proprio il volto di Cristo quello che si può vedere «stampato» sul
lino.
Ai tanti dati scientifici inoppugnabili, si aggiungono elementi di più recente
rilevazione, come per esempio il calcolo effettuato che il cadavere sia stato
avvolto nel tessuto per 36-40 ore e il fatto che le fibre del tessuto siano
ingiallite come per effetto di un’esposizione a una fonte di luce intensa,
repentina.
I dati raccolti in tanti anni di studi, ha spiegato Marinelli, lasciano
sempre, però, lo spazio al dubbio di chi non vuole credere. «Nella Sindone c’è
l’immagine di un momento di morte e Risurrezione che ravviva la nostra fede»,
ha commentato.
La Sindone è un lenzuolo che «è come il quinto Vangelo scritto con il sangue
di Gesù, e proprio per questo ci consente di leggere con occhio adeguato anche
gli altri quattro Vangeli», ha spiegato il presidente della Giuria che assegna
il Premio, il prof. Sergio Belardinelli.
Nata in una famiglia numerosa, Marinelli ha confessato da subito che è proprio
in famiglia che è iniziato il suo cammino di devozione e di cultura. «Mio
padre mi faceva leggere moltissimi libri sui santi, perché – diceva – i santi
non ti lasciano alibi». Possiamo sentire come «irraggiungibili» l’esempio di
Gesù Cristo e di Maria, ma i santi sono sempre persone come noi, e «se hanno
raggiunto la santità loro, vuol dire che è alla portata di tutti».
Quanto al suo rapporto con la Sindone, Marinelli ha detto che era un incontro
inevitabile: «Non ho scelto io di diventare apostolo della Sindone, perché Dio
ha messo sulla mia strada dei segnali che ho dovuto seguire». A scatenare la
sua curiosità di laureata in Scienze naturali fu l’annuncio, alla fine degli
anni ’70, che sulle fibre del lenzuolo erano state rinvenute tracce di 58
pollini, 38 dei quali appartenenti a piante tipiche del Medioriente.
Venne poi la celeberrima analisi fatta attraverso il radiocarbonio 14, a
seguito della quale la Sindone venne ritenuta di fattura medievale. Un esame
che per prima Marinelli contestò alla radice, evidenziando come il campione
utilizzato fosse stato prelevato in uno dei punti più inquinati e compromessi
del telo sindonico, sottoposto in tanti secoli a esposizioni a mani nude,
rammendi, utilizzi poco rispettosi, le cui conseguenze non potevano non
ripercuotersi sullo stato delle fibre studiate. La professoressa Marinelli non
ha nascosto i suoi dubbi che addirittura le rilevazioni siano state condotte
con malizia e poco scrupolo scientifico per giungere a un riscontro finale
evidentemente falsato. Eppure, l’annuncio dei risultati emersi attraverso
l’analisi al radiocarbonio venne mediaticamente studiato con cura, e ancora
oggi nelle trasmissioni televisive e sulle pubblicazioni non specialistiche
riemerge la vulgata che vorrebbe la Sindone medievale, considerazione
più volte smentita dalle ricerche effettuate negli ultimi anni.
«La definizione più azzeccata della Sindone secondo me l’ha data Orazio
Petrosillo, quando la definì “la fotonotizia dal Calvario”», ha commentato la
premiata. «Questo lenzuolo ci lascia sulla soglia del Mistero sul perché il
corpo del cadavere del crocifisso che sicuramente vi è stato avvolto non vi
sia rimasto, pur essendo stato in contatto con il lino per un lasso di tempo
che va dalle 36 alle 40 ore, in piena aderenza a quanto scritto nei Vangeli».
Numerosi i messaggi che sono arrivati per congratularsi con la professoressa
Marinelli per il premio ricevuto. Tra gli altri, quelli del segretario di
Stato vaticano mons. Pietro Parolin che ha trasmesso le felicitazioni del
Santo Padre, del card. Camillo Ruini, dell’arcivescovo di Milano mons. Angelo
Scola e del segretario del Pontificio Consiglio per i Laici mons. Josef
Clemens (Andrea
Mariotto, Studi Cattolici
n. 657, Novembre 2015, pp. 803-804).
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Papa
Francesco,
domenica 21 giugno, ha visitato
Torino per venerare la Sacra
Sindone e per commemorare il
200° anniversario della nascita di
San Giovanni Bosco. È stato
ricevuto dall'Arcivescovo e
Custode della Sindone
Cesare Nosiglia
di Torino, e
poi ha celebrato la messa nella
Piazza Vittorio Veneto.Ci sono
stati anche altri
eventi in città, che hanno coinvolto i
pellegrini della Sindone,
giovani e persone malate.
L’Arcivescovo Cesare Nosiglia ha ricevuto il papa con il seguente messaggio:
Padre Santo, la Sua presenza in
mezzo a noi è fonte di tanta gioia. L’abbiamo atteso per lunghi mesi,
pregando e meditando la Sua Esortazione Apostolica 'Evangelii gaudium',
per entrare in sintonia con il Suo cuore e il Suo insegnamento, che anche
oggi ci sta offrendo con abbondanza. Lei sa bene che, come piemontesi, siamo
sobrii di parole e non manifestiamo all’esterno tanti sentimenti, che pure
albergano dentro di noi; ma oggi non possiamo fare a meno di esprimere la
riconoscenza al Signore e a Lei, caro Padre, per aver accolto l’invito a
venire a onorare il Santo dei Giovani, presbitero di questa Chiesa, amato in
tutto il mondo, e a contemplare la Sindone, uno dei tesori più preziosi che
la Chiesa di Torino, grazie a Lei, custodisce con amore e trepidazione.
Lei conosce Torino e il suo territorio e sa che i suoi abitanti sono attivi
e intraprendenti, aperti all’innovazione sia in campo sociale che
ecclesiale, tenaci e grandi lavoratori e imprenditori. Oggi, ha davanti a sé
un popolo che sta vivendo una situazione di difficoltà, sia sotto il profilo
religioso che sociale. Per questo il Suo messaggio di speranza scuote le
coscienze di chi è rassegnato e anima quelle di chi è invece intenzionato a
lottare con impegno per un futuro diverso e più ricco di valori spirituali e
sociali condivisi.
I nostri numerosi Santi e Beati ci hanno trasmesso una fede incentrata
sull’Amore più grande che è la croce di Cristo, vissuto verso ogni persona
povera e ultima, bisognosa di dignità e di accoglienza, di rispetto e di
solidarietà e giustizia. Le nostre Chiese particolari, sostenute
dall’impegno fedele e generoso di tanti sacerdoti, diaconi permanenti,
persone consacrate e di un grande esercito di volontari laici, si fanno
carico ogni giorno delle necessità dei poveri e dei loro diritti ed esigenze
di giustizia e di solidarietà, in stretta collaborazione con le componenti
istituzionali e sociali.
Desideriamo avere uno sguardo positivo e carico di speranza verso quella
fascia di popolazione che è stata per Don Bosco – e lo è per noi –
particolarmente amata, cercata e valorizzata. Sì, Padre Santo, i giovani
sono la nostra parte migliore, su cui stiamo concentrando le forze, per
accompagnarli ad affrontare con coraggio i problemi che li assillano, dalla
mancanza di lavoro, alle difficoltà familiari, al disimpegno morale e
spirituale. Gli oratori delle nostre parrocchie stanno aprendosi sempre più
all’esterno, per abitare i luoghi dove i giovani si incontrano e annunciare
che Gesù li chiama amici e ha un amore di predilezione per ciascuno di loro.
La carenza di vocazioni purtroppo si fa sentire, anche se non mancano
segnali confortanti di ripresa, come il costante e qualificato servizio di
Istituti religiosi maschili e femminili nell’ambito educativo, spirituale e
pastorale e il generoso impegno missionario da parte di molti laici, nelle
associazioni e movimenti e nelle parrocchie, per formarsi ad essere
animatori di comunità e testimoni di Gesù Cristo nei diversi ambienti del
vissuto familiare e sociale.
Memori dell’insegnamento di Don Bosco ad essere «buoni cristiani e onesti
cittadini», Le assicuro che quanto ci sta consegnando in questa visita con
la Sua Parola e prima ancora il Suo esempio, sarà accolto dalle Chiese
particolari del Piemonte e Valle d’Aosta e da tutta la popolazione del
nostro territorio come stimolo e orientamento per annunciare con gioia e
fedeltà il Vangelo e testimoniarlo con coerenza, promuovendo la dignità di
ogni persona e famiglia, la custodia di quell’ambiente così ricco di risorse
naturali che il Signore ci ha donato, la giustizia ed equità tra tutte le
componenti sociali.
Padre Santo, ci permettiamo infine di consegnare a Lei direttamente quanto
hanno offerto i pellegrini della Sindone, per un’opera di carità che Lei
vorrà sostenere, secondo le priorità che riterrà più opportune.
Grazie, Padre Santo: ci benedica e continui a mantenere con questa terra
quell’amorevole affetto e vicinanza che ha sempre avuto e oggi rinnova in
modo così pieno e gioioso.
+Cesare Nosiglia
Arcivescovo di Torino
Custode Pontificio della Sindone
Papa Francesco si è trattenuto a lungo in
Duomo in silenzio e in contemplazione del Sacro Telo.
A pregare con lui l’arcivescovo di
Torino, mons. Cesare Nosiglia, il cardinale Severino Poletto, arcivescovo
emerito di Torino, i vescovi della conferenza episcopale del Piemonte e della
Valle d’Aosta, le suore di clausura e i sacerdoti ospiti delle case del clero
e della diocesi e ancora il Capitolo dei canonici, la Commissione Sindone,
alcuni rappresentanti di Casa Savoia e alcuni parenti del Beato Pier Giorgio
Frassati, al cui altare papa Francesco ha pregato. Dopo la contemplazione il
Papa ha poggiato con delicatezza la mano sulla teca che contiene la Sindone.
Durante
l’Angelus recitato in piazza Vittorio Veneto, il papa ha detto: “Il nostro
pensiero va alla Vergine Maria, madre amorosa e premurosa verso tutti i suoi
figli, che Gesù le ha affidato dalla croce, mentre offriva Se stesso nel gesto
di amore più grande. Icona di questo amore è la Sindone, che anche questa
volta ha attirato tanta gente qui a Torino. La Sindone attira verso il volto e
il corpo martoriato di Gesù e, nello stesso tempo, spinge verso il volto di
ogni persona sofferente e ingiustamente perseguitata. Ci spinge nella stessa
direzione del dono di amore di Gesù. 'L’amore di Cristo ci spinge': questa
parola di san Paolo era il motto di san Giuseppe Benedetto Cottolengo.”
(Diocesi di Torino website -
Torino, 21 giugno 2015)
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La
Santa Sindone, segno di speranza per le famiglie
- Celebrazione solenne, ieri sera in Cattedrale, per la festa liturgica della
Sindone. La Messa è stata presieduta dall’arcivescovo e Custode pontificio
mons. Nosiglia, con molti sacerdoti diocesani torinesi. Ha partecipato alla
celebrazione mons. Paolo Pezzi, arcivescovo della diocesi cattolica della
Madre di Dio a Mosca, che ha giurisdizione sull’intera
Russia. Mons. Pezzi ha tenuto anche una breve omelia, dopo quella di mons.
Nosiglia, per i fedeli russi che lo accompagnano in questo pellegrinaggio alla
Sindone. L’arcivescovo di Torino, nell’omelia, ha sottolineato
soprattutto il significato e il valore della famiglia, definita “protagonista”
di questa ostensione: perché, ha detto mons. Nosiglia, le famiglie con i
bambini, che pregano e ascoltano davanti alla Sindone, sono per noi tutti un
grande segno di speranza. (Diocesi di Torino website -
Torino, 5 maggio 2015)
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Colore,
sangue, storia:
l’incontro annuale
degli
studiosi della Sindone
-
Circa 300 studiosi ed esperti provenienti da tutto il mondo si sono dati
appuntamento il 2 maggio a Torino per l’incontro annuale del Centro
Internazionale di Sindonologia con le realtà collegate e che collaborano con
il Centro stesso. Obiettivo dell’incontro è stato fare il punto su alcuni temi
della ricerca sindonica che necessitano di approfondimento. Gli interventi di
importanti esponenti del mondo scientifico hanno riguardato il campo della
ricerca storica, della formazione dell’immagine sindonica e della sua
colorazione, indagini di medicina forense e l’analisi palinologica. Da
segnalare la presenza dell’Arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia che ha
lodato e incoraggiato l’impegno dei ricercatori.
(Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015 - Torino, 3 maggio
2015)
-
Aperta l'Ostensione della Sindone 2015 - «Il mondo ha
bisogno di un Amore più grande: l'amore che vince sul male e porta
riconciliazione, più forte delle avversità e delle difficoltà. Sostare
davanti alla Sindone significa accogliere i segni di questo Amore più grande
che si è speso per l’umanità. Vorrei che i pellegrini portino questo dono
nella loro vita quotidiana che deve risplendere di speranza».
Con queste parole l’Arcivescovo di Torino e Custode pontificio della
Sindone, monsignor Cesare Nosiglia, ha inaugurato, alla presenza del sindaco
Piero Fassino e di altre importanti personalità, il percorso di
avvicinamento al Duomo e alla Sindone.
«L’Ostensione è un evento di straordinaria importanza religiosa e sociale»,
ha dichiarato il sindaco di Torino, Piero Fassino. Durante l'Ostensione è
stato predisposto un ricco programma di iniziative culturali.
L’Ostensione, la terza del nuovo millennio, si è aperta il 19 aprile con una
solenne concelebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta da monsignor
Nosiglia con i vescovi del Piemonte.
Nel pomeriggio si è aperto il percorso ai pellegrini, che hanno cominciato
ad affluire davanti alla Sindone con partenza alle 16. Il percorso inizia da
viale dei Partigiani (Monumento al Carabiniere) presso i Giardini Reali e si
snoda per 850 metri fino alla Cattedrale.
(Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015 - Torino, 19 aprile
2015)
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Visita alla Sindone di sabato 18
aprile per i giornalisti accreditati -
Sabato 18 aprile, esclusivamente per i giornalisti accreditati, si è svolta
una visita in anteprima in Duomo alla Sindone. Durante la visita è stato
possibile effettuare riprese e fotografie. In Cattedrale era presente
l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, Custode pontificio della Sindone, che si
è reso disponibile per le interviste. Nei giorni di Ostensione l’accesso alla
Sindone è consentito agli operatori della comunicazione accreditati
accompagnati dal personale dell’Ufficio stampa. Il pellegrinaggio alla Sindone
è un avvenimento di fede: tutti sono invitati a rispettare la riservatezza e
il raccoglimento durante il percorso e all'interno del Duomo. (Ufficio
Stampa Ostensione Sindone 2015 - Torino, 18 aprile 2015)
-
La Sindone viene spostata per l'Ostensione del 2015 -
In occasione dell’Ostensione della Sindone del 2015 nel Duomo di
Torino, Comau, società di Fiat Chrysler Automobiles, ha realizzato e donato al
comitato organizzatore dell’Ostensione una piattaforma di elevazione e di
trasporto per le operazioni di spostamento della teca in cui è contenuto il
Sacro Lenzuolo di lino. La piattaforma realizzata dai progettisti della Comau
di Grugliasco ha permesso di spostare il lettino sul quale è stesa la Sindone,
normalmente posto dentro la teca di conservazione, fino alla teca utilizzata
per l’Ostensione (a una distanza di circa 10 metri) che è sistemata sopra
l’altare maggiore del Duomo di Torino. La piattaforma ha un sistema a doppio
pantografo con uno specifico telaio progettato per accogliere il lettino sul
quale è stesa la Sindone, lungo più di 4,5 metri e largo circa 1,2 metri, e la
movimentazione è garantita da un sistema elettrico. È stato così possibile
sollevare la Sindone dalla posizione di partenza fino all’allineamento con la
teca di Ostensione (posizionata a quasi tre metri di altezza) e nello stesso
tempo traslarla orizzontalmente per un più facile accostamento tra il piano di
appoggio della piattaforma e la teca di Ostensione. La piattaforma sarà
riutilizzata al termine dell’Ostensione per riporre nuovamente la Sacra
Sindone nella teca di conservazione. (La
Stampa, 17 aprile 2015)
TUTTO
SULL'OSTENSIONE DELLA SINDONE
Perché
l’Ostensione
L’Ostensione della
Sindone è stata concessa dal Papa in occasione dei 200 anni dalla nascita di
san Giovanni Bosco. Un’attenzione particolare è dedicata, oltre che al mondo
salesiano, ai giovani e a chi vive nella sofferenza (malati,
accompagnatori), con momenti specifici di pellegrinaggio e organizzazione di
iniziative di accoglienza.
La visita
giorno per giorno
La Sindone viene esposta a Torino
nella cattedrale di San Giovanni Battista dal 19 aprile al 24 giugno. Tutti
i giorni, dalle 7.30 alle 19.30, sarà possibile compiere il percorso di
avvicinamento e, dopo la “prelettura” del Telo, entrare in Duomo. Non si
potrà visitare la Sindone il 20 e 21 giugno, in occasione della visita di
Papa Francesco a Torino.
La visita
alla Sindone è completamente gratuita, la prenotazione è obbligatoria,
tramite il sito ufficiale
www.sindone.org o il call center +39/011.5252550.
Il giorno
dell'apertura
L’Ostensione inizia
domenica 19 aprile con la celebrazione eucaristica presieduta dal
Custode pontificio della Sindone monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di
Torino, con i vescovi del Piemonte. Nel pomeriggio del giorno stesso
cominceranno le visite alla Sindone.
Il motto,
il logo
«L’Amore più grande»,
richiamo dal Vangelo di Giovanni (15,13), è il motto scelto dal Custode per
questa Ostensione. È l’amore di Dio, manifestato nella Passione di Gesù
Cristo, nel dono totale della vita, che spinge ciascuno di noi a mettersi a
servizio dei fratelli, e dei più poveri in particolare.
Il logo dell’Ostensione
è stato individuato partendo dalla ricerca dei giovani torinesi
dell’Accademia di Belle Arti e di gruppi di parrocchie. L’Agenzia Armando
Testa lo ha elaborato, facendolo diventare il ‘manifesto’ di questa
Ostensione della Sindone.
I
volontari
Per l’Ostensione della
Sindone, come nelle precedenti esposizioni, è indispensabile il lavoro
svolto dai volontari, provenienti dalle comunità cristiane torinesi e da
altre associazioni: sono oltre 4.600, e provvederanno a tutti i servizi di
accoglienza dei pellegrini.
Un servizio volontario
di particolare importanza è quello svolto dal personale sanitario: medici e
infermieri specializzati che, in accordo con le strutture pubbliche, sono a
disposizione lungo il percorso per soccorrere gli eventuali visitatori in
difficoltà.
Il
percorso
Il percorso che i fedeli
dovranno seguire per raggiungere il Duomo e avvicinarsi alla Sindone è lungo
850 metri e quasi completamente coperto. Il punto di accoglienza e accesso è
in viale Partigiani, poi i pellegrini attraverseranno i Giardini Reali alti
e la manica nuova di Palazzo Reale, l’area della pre-lettura per la
preparazione alla visione del Telo (proiezione di immagini con dettagli del
sudario) prima di entrare nella cattedrale e potersi fermare qualche minuto
davanti alla Sindone. All’uscita del percorso si trovano altri servizi come
il bookshop ufficiale dell’Ostensione in piazza Castello all’angolo
con via Palazzo di Città (funziona anche come centro per prenotazioni in
giornata) e le ‘penitenzierie’, dove accostarsi al sacramento della
Confessione. Le penitenzierie si trovano nella chiesa dello Spirito Santo
(via Porta Palatina) e in una tensostruttura in piazza San Giovanni (di
fronte al Duomo), quest’ultima dispone di confessionali attrezzati per
l’accesso dei disabili.
Accoglienza per malati e disabili
L’attenzione
speciale per i malati che verranno alla Sindone si concretizza anche nelle
modalità dell'accoglienza. Per la prima volta a Torino sono stati realizzati
due ‘accueil’, sul modello di Lourdes, per i pellegrini (malati e
accompagnatori) che si fermano in città più di un giorno e luoghi di
accoglienza per chi compie il pellegrinaggio in giornata. Gli accueil si
trovano vicino al Duomo, nell’ospedale Maria Adelaide e al Cottolengo, e
offrono ospitalità per l’intero periodo dell’Ostensione a prezzi contenuti
(sono a disposizione 70 posti letto con servizi di pernottamento, mensa e
assistenza medica). Si può prenotare la permanenza negli accueil dalla
pagina “Malati e disabili” del sito
www.sindone.org.
Tutti i giorni dell’Ostensione a malati e disabili è riservata
una corsia “prioritaria” per la visita alla Sindone. Sono a disposizione
volontari accompagnatori e sedie a rotelle. Sarà inoltre allestito un
percorso breve (di circa
300 metri), a disposizione
dei pellegrini con particolari problemi, tutti i mercoledì dalle 14 alle
17.30 con accesso auto riservato dalla Piazzetta Reale.
Per prenotare
la visita con il percorso ridotto è indispensabile telefonare al call center
dell’Ostensione al numero +39/011.5295550 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle
19, il sabato dalle 9 alle 14). Per informazioni ed esigenze particolari
contattare la Segreteria “Malati e Disabili”: tel. +39/011.5395518 (attivo
il mercoledì dalle 14 alle 17.30), mail
malati.disabili@sindone.org.
I giovani
I giovani sono
i protagonisti dell’Ostensione 2015 che avviene nel corso delle celebrazioni
per il bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco, figura di
riferimento per generazioni di giovani in ogni parte del mondo. Con il
progetto “Turin for Young”, la Pastorale Giovanile della diocesi di Torino e
la Pastorale Giovanile Salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta coordinano il
servizio di accoglienza dei giovani pellegrini che giungono a Torino per
l’Ostensione (informazioni su
www.sindone.org e
www.turinforyoung.it).
I giovani si
prepareranno, inoltre, all’incontro con Papa Francesco di domenica 21 giugno
attraverso uno speciale «Happening degli oratori e dei giovani» in stile
mini-GMG che inizierà il 19 giugno alle 18 presso il Santuario della
Consolata con la Messa presieduta dall’Arcivescovo, seguiranno momenti di
catechesi, testimonianza, preghiera. Le iscrizioni all’Happening si possono
effettuare sul sito
www.turinforyoung.it.
Sito e
social
Veste grafica
rinnovata e una diversa impostazione dei contenuti per
www.sindone.org,
sito ufficiale della
Commissione diocesana per la Sindone e unico punto di prenotazione
telematica per il pellegrinaggio.
Tramite il pulsante
«prenota la tua visita» si accede al sistema di prenotazione della visita
alla Sindone disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco,
polacco, russo. Il sito è interamente in tre lingue: italiano, inglese e
francese, ma i comunicati e le informazioni di particolare importanza
saranno disponibili anche nelle altre principali lingue europee.
Il lavoro di
informazione e comunicazione sulla Sindone è svolto in collaborazione con
www.sindone.it,
sito del Centro di
Sindonologia, del Museo della Sindone e della Confraternita del Santo
Sudario.
In occasione
dell’Ostensione 2015 la comunicazione passa per la prima volta anche
attraverso i canali Social più diffusi. Questi gli account attivi e
continuamente aggiornati:
• Twitter:
@Sindone2015
• Facebook:
www.facebook.com/sindone2015
• YouTube: Sindone2015
Un canale twitter
interamente in lingua inglese, dedicato particolarmente agli operatori
dell’informazione, è
@HolyShroud2015
gestito da Della Silva Communication, azienda di comunicazione anch’essa
partner dell'Ostensione 2015. La mail è
HolyShroud2015_press@sindone.org.
25 marzo 2015
nella Sala Stampa della Santa Sede si è tenuta una conferenza stampa per
presentare la prossima Ostensione della Sindone di Torino (Torino, 19 aprile -
24 giugno 2015), in occasione della secondo centenario della nascita di San
Giovanni Bosco, che sarà appositamente dedicata ai giovani e a coloro che
soffrono. Il Papa farà anche un pellegrinaggio a Torino il 21 - 22 giugno.
I relatori della conferenza sono stati l'arcivescovo di Torino, Mons. Cesare
Nosiglia, custode pontificio della Sindone; Elide Tisi, vicesindaco della
città di Torino; Roberto Gottardo, presidente della Commissione diocesana per
la Sindone e don Luca Ramello, direttore della pastorale giovanile per la
diocesi di Torino.
L'Arcivescovo Nosiglia ha spiegato che la Sindone rappresenta, per la Chiesa
universale, un punto di riferimento di primo ordine per la vita di fede di
molte persone e delle comunità, che in questa immagine riconoscono i segni
della passione del Signore, di Gesù che “ispira la nostra vita e le sfide
di realizzare pienamente la nostra vocazione più profonda. Quindi”,
ha aggiunto,“il tema che ho scelto per la prossima ostensione è 'L'Amore
più grande': il dono della salvezza che viene reso visibile nella nostra
risposta, il culto di Dio e di servizio ai fratelli”.
“Il viaggio del Papa, come l'intera Ostensione, si caratterizza anche come
un ringraziamento per il dono del 'Santo dei giovani', e per il servizio che
la Famiglia salesiana continua a svolgere a Torino e in tutto il mondo nei
campi dell'educazione, della missione, dello sport e della comunicazione. Il
mondo giovanile è coinvolto più di altri nella missione salesiana: per questo
ho voluto che l'Ostensione si caratterizzi con un invito forte ai giovani -
torinesi, italiani, di tutto il mondo. Nei giorni della visita del Papa a
Torino proporremo una mini-Giornata della Gioventù, una serie di incontri,
confronti, preghiere, momenti di festa che ci aiutino a rientrare in contatto
con i giovani. Un segno straordinario sarà la presenza della Croce della
Giornata della Gioventù, che farà tappa a Torino nel suo viaggio verso
Cracovia”.
Un'altra particolarità di questa Ostensione è l'attenzione per il mondo di chi
soffre, e quindi quest'anno i pellegrini malati o disabili e coloro che li
accompagnano saranno in grado di beneficiare di nuove strutture ricettive in base
al modello 'Accueil' di Lourdes. Si spera inoltre che il pellegrinaggio alla Sindone offrirà
l'opportunità di partecipare al sacramento della Riconciliazione, come “un
segno concreto di perdono”
e, come in precedenti occasioni, “in vari luoghi sacerdoti ascolteranno le
confessioni dei fedeli in tutte le principali lingue del mondo”.
L'Arcivescovo ha sottolineato che l'Ostensione 2015 è stata organizzata secondo il
criterio di austerità, in un periodo di crisi economica e sociale grave in
tutta l'area, e ha ringraziato quei soggetti che hanno offerto la loro
collaborazione per aiutare a limitare i costi, per quanto possibile. Ha
inoltre annunciato che durante l'Ostensione della Sindone, il celebre dipinto
“Compianto sul Cristo morto”
del Beato Angelico sarà esposto nel museo diocesano, in prestito per
l'occasione dalla città di Firenze.
“Come sapete, la visita la Sindone è completamente gratuita. Tradizionalmente
molti pellegrini lasciano una semplice offerta al termine del loro viaggio,
depositata con piena discrezionalità all'uscita della Cattedrale e nei luoghi
di confessione. In questa occasione saranno date tutte le offerte al Papa
quando sarà con noi a Torino il 21 giugno. A Lui chiederemo di usarli,
naturalmente con piena libertà, per un lavoro, o un progetto per aiutare i più
poveri o più bisognosi”.
(Vatican
Information Service, 25 marzo 2015)
La
visita del Santo Padre a Torino -
Domenica 21 giugno il Papa visiterà Torino. L'arrivo nella città è previsto
alle 8 del mattino e, mezz'ora dopo, si incontrerà con i rappresentanti del
mondo del lavoro in Piazzetta Reale. Da lì, si muoverà verso il Duomo, dove
pregherà davanti alla Sindone e davanti all'altare del Beato Pier Giorgio
Frassati. Alle 10:45 celebrerà l'Eucaristia in Piazza Vittorio Veneto e reciterà la
preghiera dell'Angelus domenicale.
Dopo la Messa, il Papa andrà alla residenza arcivescovile per il pranzo con i
giovani detenuti del penitenziario
minorile “Ferrante
Aporti”, molti immigrati e persone senza fissa dimora e una famiglia Rom.
Alle 14:40 visiterà il Santuario della Consolata, dove si ritirerà per qualche
minuto in preghiera privata. Alle 15 nella Basilica di Santa Maria
Ausiliatrice, dove incontrerà con i Salesiani e le Figlie di Santa Maria
Ausiliatrice. Un'ora più tardi, nella Chiesa del Cottolengo, si incontrerà con
i malati e disabili.
Alle 18 tornerà in Piazza Vittorio Veneto dove si incontrerà con i giovani della
città, dopo di che si ritirerà alla residenza arcivescovile.
Lunedì 22 giugno, alle ore 9 visiterà il Tempio Valdese. Al ritorno in
Arcivescovado si incontrerà privatamente con alcuni dei suoi parenti,
celebrerà una Santa Messa nella Cappella seguita dal pranzo sempre con loro.
Prima della sua partenza dall'aeroporto di Torino
“Caselle”,
ci sarà un breve incontro con i membri del Comitato dell'Ostensione, gli
organizzatori e sostenitori della sua visita.(Vatican
Information Service, 25 marzo 2015)
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Verso l'ostensione -
Duomo chiuso dal 21 gennaio 2015 -
Da mercoledì 21 gennaio la
Cattedrale di Torino viene chiusa al pubblico: iniziano infatti i lavori di
preparazione per l'ostensione della Sindone, in programma dal 19 aprile al 24
giugno prossimi. Nell'ultimo giorno di apertura - martedì 20 - si celebra,
alle 10, la Messa per celebrare la festa della Polizia Municipale nel giorno
del santo patrono, Sebastiano. Il Duomo rimane aperto, con le normali
celebrazioni, fino alle 19.
I lavori - Come
per le altre ostensioni è necessario riadattare completamente l'interno del
Duomo, che viene svuotato degli arredi interni e preparato per la «modalità
ostensione». La prima serie di lavori è strutturale. Si tratta di allungare di
10 metri l'area del presbiterio, realizzare il sistema di «passerelle» su cui
transiteranno i pellegrini, iniziare il montaggio della «macchina» che
sosterrà la teca dell'ostensione. Si provvederà anche a oscurare tutte le
finestre della cupola e delle navate del Duomo: un'operazione necessaria per
ridurre al minimo l'esposizione della Sindone alla luce e favorire la
concentrazione e il raccoglimento. In seguito gli esperti dell'illuminazione
sistemeranno i fasci di luce che consentiranno una visione ottimale del Telo
dai vari punti della chiesa. Una novità di questa edizione riguarda proprio le
passerelle: invece di costruire soppalchi in cemento, i sostegni dei passaggi
saranno realizzati in materiale metallico riutilizzabile. I lavori non
riguardano né la Sindone né la teca e i sistemi di sicurezza, che rimangono
invariati. La Sindone rimarrà chiusa nella teca di conservazione, nella
Cappella sotto la Tribuna Reale, fino ai giorni immediatamente precedenti
l'ostensione.
La parrocchia - La
comunità parrocchiale del Duomo, come accade ad ogni ostensione, «trasloca» le
proprie attività nella chiesa di San Tommaso (angolo via Pietro Micca). Nei
giorni feriali la Messa viene celebrata alle 13.30; c'è poi la prefestiva
delle 18 e, nei giorni festivi, la celebrazione alle 10.30. La funzione dei
Canonici del Capitolo metropolitano è sospesa per il tempo dell'ostensione (in
Cattedrale si teneva alle 18, preceduta dalla preghiera di Vespro alle 17.30).
Sempre a San Tommaso (via Monte di Pietà 11) è aperto, con gli orari consueti,
l'ufficio parrocchiale, e lì continuano a svolgersi i catechismi e le attività
dell'oratorio e dei gruppi parrocchiali.
La Messa con i volontari -
Ogni mese, dall'inizio della preparazione all'ostensione, i volontari si
ritrovano per partecipare insieme alla Messa, celebrata da don Roberto
Gottardo, presidente della Commissione diocesana per la Sindone e da mons.
Giuseppe Ghiberti, presidente emerito. L'appuntamento, per i prossimi mesi,
non è più al Duomo ma al Santo Volto. La prossima Messa sarà celebrata
mercoledì 28 gennaio alle 18.30 al Santo Volto.
Per i colleghi
un'informazione di servizio - Si prega di voler gentilmente dare
rilievo alla notizia della chiusura del Duomo. Sono numerose, infatti, le
comitive e i gruppi di turisti che vengono a visitare la Cattedrale e la
cappella della Sindone tutti i giorni, e che dopo il 21 non potranno entrare.
Ricordiamo anche che una copia in grandezza naturale del Telo è esposta in
permanenza nella chiesa del S. Sudario, in via San Domenico angolo via Piave.
(Mauro
Gentile - Ufficio Stampa Ostensione Sindone 2015, 19
gennaio 2015)
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