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Domenica 14 giugno 1998 alle 14 si è chiusa l'Ostensione della Sindone. È durata 56 giorni e ha visto l'afflusso di oltre 2.500.000 di persone prenotate provenienti da ogni parte del mondo e molte altre (circa 350.000) senza prenotazione. Il gruppo organizzato più numeroso era formato da 5.000 persone. Gli ultimi pellegrini sono stati un gruppo di cattolici dello Sri Lanka residenti a Milano. La fine dell'Ostensione è stata solennizzata da una Messa alle ore 16 celebrata dal Cardinale Giovanni Saldarini e trasmessa via Internet. Al termine la teca è stata ruotata in posizione orizzontale ed è stata coperta da una lastra di acciaio blindato che insieme al resto della struttura supertecnologica protegge la Sindone dalla luce e da eventuali incidenti.(Il Giorno, 15 giugno 1998)
Da venerdì 5 a domenica 7 giugno 1998 si è tenuto a Torino il III Congresso Internazionale di Studi sulla Sindone dal titolo "Sindone e Scienza: Bilanci e programmi alle soglie del terzo millennio" che ha visto la partecipazione di 100 relatori ufficiali e di circa 300 partecipanti. Gli scienziati di tutto il mondo sono tornati a valutare i risultati delle ricerche sul Lenzuolo e hanno aggiunto qualche ulteriore studio alla già lunga lista di lavori in favore della sua autenticità.
Venerdì 29 maggio 1998 è stato annunciato ufficialmente dal Cardinale Giovanni Saldarini durante una conferenza stampa il periodo durante il quale ha luogo l'Ostensione del 2000: da sabato 26 agosto a domenica 22 ottobre. (La Stampa, 30 maggio 1998)
Domenica 24 maggio 1998 Papa Giovanni Paolo II si è recato a Torino in occasione del centenario della prima fotografia della Sindone scattata il 24 maggio 1898. In mattinata il Papa ha celebrato la messa in piazza Vittorio alla presenza di circa 500.000 persone. È stata la prima messa trasmessa via Internet. Nel pomeriggio ha sostato a lungo in preghiera davanti alla Sindone. Successivamente, durante una lunga omelia, il Papa ha detto che: «La Sindone è provocazione all'intelligenza.Non trattandosi di una materia di fede, la Chiesa non ha competenza specifica per pronunciarsi su tali questioni. Essa affida agli scienziati il compito di continuare ad indagare per giungere a trovare risposte adeguate agli interrogativi connessi con questo Lenzuolo». (La Stampa, 25 maggio 1998)
Sabato 18 aprile 1998 è iniziata l'Ostensione della Sindone. La mattina sono potuti entrare in Duomo i primi visitatori: il Cardinale Saldarini, la Principessa Maria Gabriella di Savoia e sua figlia Elisabetta. Alle 9 più di 800 giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo hanno potuto vedere la Sindone.
Alle 11 una conferenza stampa è stata indetta per l'apertura dell'Ostensione. Dato il grande numero di giornalisti è stata tenuta all'aperto, nel cortile del seminario di via XX Settembre. Oltre al Cardinale Saldarini c'erano Don Giovanni Sangalli e Don Giuseppe Ghiberti per rispondere alle domande.
Sfortunatamente ci sono stati molti problemi tecnici, come l'assenza di traduttori per i giornalisti stranieri, un inadeguato sistema di amplificazione che ha reso le registrazioni non usabili e la mancanza di specifici esperti della Sindone in grado di rispondere ad alcune domande. Durante questa conferenza stampa ci sono state delle affermazioni che hanno sollevato molte polemiche. In particolare, quelle relative al significato delle parole "icona" e "reliquia" che sono in contrasto con le precedenti dichiarazioni del Papa favorevoli all'autenticità della Sindone. Infatti il cardinale ha affermato che «Non è corretto chiamare la Sindone 'reliquia'». Poiché insistentemente veniva definita "icona", Emanuela Marinelli è intervenuta chiedendo che venisse precisato che con il termine "icona" non si intende definire la Sindone un dipinto anche perché è stato scientificamente dimostrato che non lo è. Don Giuseppe Ghiberti ha ringraziato per questo intervento confermando che il termine "icona" viene usato solo nel senso di "immagine". Alle 16 la solenne messa per l'apertura dell'Ostensione e' stata celebrata dal Cardinale Saldarini alla presenza di molti Vescovi piemontesi.
Nella serata di venerdì 17 aprile 1998, la Sindone è stata inserita distesa nella sua nuova teca, realizzata dalle officine "Bodini" di Torino. Il costo di 800 milioni di lire per produrre la teca è stato sponsorizzato dall'"Italgas". La teca pesa tre tonnellate e misura m 4,64 x 1,38. Ogni parete della teca è formata da due lastre di acciaio da 5 mm separate da una piccola intercapedine d'aria, mentre la parte interna è di acciaio inossidabile. La Sindone è coperta da un cristallo speciale, spesso 7 cm, antiproiettile e protetto dai raggi UV. Dentro la teca c'è una miscela di gas inerte (argon) e vapore acqueo; la quantità di ossigeno è continuamente controllata per non far superare il limite di 0,01÷0,1%. Anche la temperatura è controllata a circa 18°C. La teca è stata posta nel Duomo circa nella stessa posizione in cui la Sindone è stata esposta nel 1978, contrariamente a quanto annunciato cioè che l'agibilità del Duomo era fino al transetto dell'altare.
Mercoledì 15 aprile 1998 alle 5:29 la Sindone è stata segretamente trasferita nella sagrestia temporanea del Duomo di Torino dal luogo segreto dove era conservata dopo l’incendio dell’aprile 1997 (alcuni articoli di stampa parlano di un monastero nelle colline attorno Torino). Era presente il Cardinale Giovanni Saldarini. L'esperta tessile Mechthild Flury-Lemberg e suor Maria Clara Antonini hanno lavorato tre giorni per cucire la Sindone su un telo bianco e un mollettone dopo aver rimosso il vecchio bordo di seta blu.
Il 12 febbraio 1998 si è tenuta nel Duomo di Torino la presentazione al Cardinale Giovanni Saldarini dell’enorme dipinto raffigurante la Cappella del Guarini così come era prima dell’incendio dell’aprile scorso. Quest’opera è stata eseguita dallo scenografo Giampaolo Lanza ed è stata collocata davanti allo scudo d’acciaio che divide il Duomo dalla Cappella in attesa della conclusione dei lavori di restauro. (Avvenire, 13 febbraio 1998)
Il 29 gennaio 1998 la Curia di Torino ha reso noto che il 25 giugno 1997 si è tenuta un'Ostensione privata della Sindone a Torino nella chiesa del Santo Sudario. In quell'occasione alcuni esperti italiani e stranieri hanno condotto degli esperimenti utili per la costruzione del cristallo della teca, dalla quale i pellegrini potranno osservare la Sindone durante l'Ostensione. Inoltre era presente anche una troupe televisiva guidata dal regista Michelangelo Dotta che ha realizzato immagini ad alta definizione. Tali immagini straordinarie costituiscono la parte più importante del documentario ufficiale dell'Ostensione: "L'Uomo dei dolori - La Sindone di Torino" (Avvenire, 30 gennaio 1998)